I miti versiliesi tra realtà e leggenda (parte prima: l'antichità)

Data: 12-12-2009
Luogo: Querceta, Sala “Rodolfo Cope di Valromita”

Relatore: Giulio Galleni, Luigi Santini

I due relatori – quasi come in un trait d’union che lega questa conferenza a quelle presentate, nel corso delle conferenze estive, da Antonio Bartelletti e Leopoldo Belli – elencano alcuni dei principali miti antichi legati alla Versilia, a Massa e Carrara ed a Luni in particolare (alla cui diocesi apparteneva la Versilia fino al 1798), offrendone una interpretazione sia archeologica, che solo ed esclusivamente mitologica, non tralasciando una digressione sulle etimologie fantasiose come ad esempio quella che, frutto delle elucubrazioni umanistiche, vorrebbe far derivare il nome di Farnocchia da un mai esistito luogo sacro, dedicato in Versilia al culto del semidio Ercole. In questa dissertazione, i due studiosi confermano il loro impegno nello sfatare certi miti – rivelatisi spesso perniciosi per la storiografia versiliese – come è avvenuto (e purtroppo avviene ancor oggi in pubblicazioni anche contemporanee!) con la lapide viterbese attribuita a Desiderio, ultimo re dei Longobardi, ed invece opera fasulla del più grande falsario del Quattrocento, fra’ Annio da Viterbo, nella quale si antepone all’anno 774 l’edificazione di Pietrasanta, Sarzana e Radicofani, posponendone quella di Viterbo, Vetulonia e Bagnoregio. Nella loro esposizione, i due studiosi passeranno in rassegna – nella parte che riguarda l’antichità – i miti di origine greca (Polifemo, Ercole, le sirene ed i centauri), quelli di origine ligure (il dio Silvano ed alcune ninfe) ed etrusca (Porsenna), fino ai più corposi miti romani, anche se frutto di reminiscenze liguri od etrusche, come quelli sorti sul re ligure Cicno, sulla dea Feronia e sull’indovino etrusco Aronte; ricorderanno le leggende riguardanti i consoli romani Caio Marcello e Quinto Marcio Filippo, la storia della battaglia del monte Letum e i Lari compitali; tratteranno in particolare il mito più celebrato, quello della dea Feronia e del suo luogo di culto (o fanum), perché erroneamente e per molti secoli è stato posto vicino, o addirittura identificato con Pietrasanta.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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