Vicende e figure dell'antifascismo versiliese

Data: 16-04-2005
Luogo: Querceta, Sala dei Convegni della “Croce Bianca”

Relatore: Giovanni Cipollini

Il relatore ricostruisce gli eventi più significativi dell’ Antifascismo versiliese, dagli anni della violenza squadristica alla caduta del regime: l’ aggressione alle sedi di partiti e organizzazioni sindacali, la chiusura di circoli cattolici, liberali e di associazioni del volontariato, il forzato scioglimento di Amministrazioni Comunali, le violenze nei confronti dei militanti politici, le condanne al carcere ed al confino. Anni di barbarie e di oppressione, che, tuttavia, non impedirono a persone, di vario orientamento politico, di mantenersi fedeli ai loro ideali e di alimentare, con il loro esempio, la speranza di libertà e di democrazia. Vero e proprio simbolo dell’ opposizione al regime fu Luigi Salvatori, ma, insieme a lui, altri versiliesi offrirono significativi esempi di coerenza, rigore e intransigenza morale, come Pietro Marchi, Torquato Pocai, Giovan Battista Raffo, che, insieme a decine di antifascisti, furono sottoposti al confino di polizia, condannati a pene detentive, sottoposti a misure restrittive, costretti all’ esilio o vivere nell’ emarginazione sociale. Con il supporto di fotografie e di documenti, viene ricostruita una significa pagina della storia contemporanea, che onora le tradizioni civili e democratiche della Versilia e da cui emergono episodi e personaggi, purtroppo dimenticati o ancora poco conosciuti dall’ opinione pubblica, che meriterebbero di essere valorizzati, soprattutto in ambito scolastico, perché espressione dei valori fondamentali della Costituzione Repubblicana.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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