La fiera di San Biagio a Pietrasanta

Data: 04-04-2009
Luogo: Querceta, Sala “Rodolfo Cope di Valromita”

Relatore: Mario Taiuti, Sebastiano Micheli

Non si conoscono bene le origini di tale Fiera. In principio nelle terre del Capitanato il 18 ottobre si svolgeva la Fiera di San Luca, detta anche della Baccanella, confermata dalle dominazioni che si sono succedute nel corso degli anni. Fiera "supplicata" ai dominanti perché ricorrenza speciale che durava ben otto giorni nei quali era possibile l’approvvigionamento di merci di qualsiasi sorta con l’esonero delle cosi dette Gabelle. Questa festa permane fino al 1777, anno in cui viene sostituita con l’attuale Fiera di San Biagio che si svolge il 3 febbraio; prima della fiera dell’anno che da sempre ha richiamato una grande partecipazione. In realtà il patrono di Pietrasanta è San Martino, celebrato l’11 novembre, ma il Santo più venerato nella città fin dai primi anni del Capitanato è San Biagio: Santo protettore dei mali della gola. Vissuto poco dopo l’anno 300, fu perseguitato e condannato a morte. La leggenda vuole che, proprio mentre era condotto al supplizio, salvasse un ragazzo al quale era rimasta conficcata una spina di pesce in gola. Da qui il culto popolare che lo ha elevato a protettore delle malattie della gola e l’usanza di porre una candela benedetta sulla parte malata per affrettare la guarigione. Per la festività di San Biagio, come per altre feste religiose o di paese del territorio della provincia di Lucca, venivano stampati sonetti devozionali simbolo di una religiosità popolare schietta e di un forte attaccamento alla propria comunità. Durante la conferenza, dopo una breve introduzione al tema dei sonetti devozionali in area lucchese, si darà lettura di alcuni componimenti scritti in onore di San Biagio.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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