Data: 17-03-2012
Luogo: Querceta, Sala “Rodolfo Cope di Valromita”
Relatore: Giancarlo SANI
In questo libro è presentato un particolare graffito rupestre inciso sulle rocce delle Alpi Apuane (Toscana Nord-Occidentale): il Pennato. La falx arboraria dei latini è un tipico strumento ancora ggi usato dai boscaioli, caratterizzato da una breve impugnatura, una lama larga e lunga 30-40 cm, con la punta ricurva in avanti. Sono considerati della stessa famiglia dei falcetti e delle roncole, una famiglia così antica da ritrovarne esemplari non solo nell’età del ferro, ma anche in quella del bronzo. Strumenti la cui forma è rimasta inalterata da oltre tremila anni.
Saranno esaminati alcuni dei principali siti (Roccia del Sole, Masso delle Girandole, Ripiano dei Pennati, Sella dell’Anguillara e l’altopiano della Vetricia), siti localizzati generalmente in altura e su rocce in posizione dominante e
panoramica dove numerose sono le rappresentazioni di questo strumento che trova pochi riscontri (Garda - Arco), nella nostra penisola e in Europa.
Un’ampia ricerca sull’iconografia antica del pennato, l’analisi approfondita del grado di erosione dei graffiti, l’associazione con segni e simboli già presenti nell’arco alpino e databili a precise epoche cronologiche e la sovrapposizione di tracce di una successiva cristianizzazione permettono di elaborare delle ipotesi sul perché erano eseguite queste incisioni e cosa volevano comunicare.
Una delle ipotesi formulate conduce al culto del dio etrusco-romano Selvans-Silvanus, molto venerato nella zona apuana nei primi secoli dopo Cristo. L’associazione con orme di piedi indirizza a un’ulteriore ipotesi (in tempi più recenti) legata a ritualità di emancipazione.
Data: 00-00-0000
Le rocce dei pennati. Sulle tracce delle rocce sacre dei Liguri-Apuani
Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
e-mail: versiliahistorica@gmail.com
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