Data: 30-04-2005
Luogo: Querceta, Sala dei Convegni della “Croce Bianca”
Relatore: Luigi Santini
Cronache, testimonianze e documenti cavati dai libri di storia medievale delle Città di Lucca, Pisa, Firenze e Genova; la lettura delle pergamene originali e delle loro trascrizioni; la collazione dei testi "classici" della storia versiliese (F. Campana, R. Barbacciani-Fedeli e V. Santini); la consultazione delle memorie inedite di G.B. Bonacchelli (redatte intorno al 1750) e la rivisitazione sinottica delle medievali vicende di Versilia, Garfagnana e Lunigiana consentono all’ autore della conferenza di ribadire che Pietrasanta e Camaiore, quali "nuove terre" - con impianto urbanistico modulare e simmetrico, basato sul braccio lucchese di 59 centimetri - furono fondate dai Lucchesi nel 1255; che al popolamento di esse furono destinati, rispettivamente, gli abitanti dei borghi e quelli della campagna di Corvaia e Vallecchia, assoggettate e messe a rovina l’ anno precedente dal Podestà Conte de’ Prendeparti di Bologna; e che, incaricato di dare avvio al duplice progetto di urbanizzazione, fu il milanese Guiscardo da Pietrasanta cui, oltre a quello di essere Podestà di Lucca nel triennio 1255-7 e nel 1261 e Capitano del Popolo Lucchese nel 1262, venne concesso il privilegio di conferire all’ antico borgo di "Sala" il nome e l’ emblema del proprio casato. – Dopo la dissertazione storica sui drammatici eventi che posero fine alla longobarda dinastia dei Toparchi, saranno dunque esposti gli studi e le ricerche sullo stemma di Pietrasanta eseguiti allo scopo di fugare ogni residuo dubbio sul significato del "piccolo disco sostenuto dalla colonna" interpretato come "palla" o come "ostia". Avvalendosi dell’ osservanza delle puntuali regole dell’ araldica e di una imponente raccolta iconografica, l’ autore riproporrà, assieme alle tradizionali citazioni bibliografiche, numerose altre testimonianze tratte dai più antichi armoriali italiani (lo "Stemmario Trivulziano", il "Codice Cremosano", lo "Stemmario Bosisio", nonché la raccolta quattrocentesca delle "rotelle" milanesi); per escludere, con motivata evidenza, qualsivoglia riferimento all’ "ostia sacramentale" e ribadire, per il "piccolo disco", il significato-simbolo della "pietra sacra" da cui il borgo milanese che la custodiva trasse il nome e vide fiorire il casato dei "da Pietrasanta".
Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
e-mail: versiliahistorica@gmail.com
Privacy e Cookies