Immagini della Versilia medioevale dalle “Croniche” di Giovanni Sercambi

Relatore: Luigi Santini, Giulio Galleni

La Versilia medievale non è stata solo descritta nei principali avvenimenti storici da cronisti come Guido Da Vallecchia o Tolomeo Fiadoni, lucchese, relatori dei fatti che hanno determinato la dissoluzione del potere feudale dei Signori di Vallecchia e Corvaia e la istituzione, nel contado, della Repubblica e dei Comunelli, senza mai più i servi della gleba. Ma il modo nuovo tutto medioevale d’ accompagnare il testo storico con immagini, nato con le celebri Bibbie "illustrate", ci ha restituito un’ immagine – talvolta vera, altre volte idealizzata – degli avvenimenti di quel lontano passato. I relatori espongono una puntuale ricerca eseguita sulle illustrazioni miniate della fondazione del borgo di Pietrasanta (anno 1255), degli eventi collegati ai castelli di Motrone, Rotaio e d’ Aghinolfi e, in generale, delle vicende che opposero Lucca e Pisa per il controllo e dominio sulle zone costiere. Preziosi documenti agli occhi dello storico sono quindi le "Croniche" del lucchese Giovanni Sercambi (1347 1424) e le "Croniche" di Giovanni Villani (circa 1280- 1348) cavate dal cosiddetto "Codice Chigiano". Ogni "imago medievalis", pur nella sua apparente ingenuità, ci offre motivo di conoscere l’ immagine "filmata" d’ un avvenimento storico con la precisione del dettaglio, dove il castello è identificabile o verosimile, questo o quel personaggio sono riconoscibili, magari dallo stemma sullo scudo, se non nei suoi lineamenti. La "pittura su documento storico" fornisce allo studioso un ampio ventaglio di cognizioni storiche che altrimenti il testo scritto non darebbe. Sarebbe arduo per lo storico conoscere gli steccati intorno alle mura di Firenze assediata, oppure quelli tesi dai Pisani per contrastare le truppe di Luchino Visconti fra Motrone e Rotaio, od immaginare i battifolli di legno che Lucca fu obbligata a disfare sul litorale per decreto imperiale, oppure vedere le operazioni di "atterramento" delle torri di un castello (cosa avvenuta a più riprese sopra Corvaia e Vallecchia, come nel 1254, ad opera del Podestà Conte de’ Prendeparti, bolognese).