Nel contesto del Giubileo della Misericordia, con decreto del 6 giugno 2016, la Congregazione per il Culto Divino e per la Disciplina dei Sacramenti, per espresso desiderio di Papa Francesco, ha elevato la celebrazione di Santa Maria Maddalena da memoria obbligatoria a giorno di festa.
Non sono i 1.230 metri di altezza a fare del Forato, o Pania Forata, un monte importante. Fascino e fortuna dipendono da quell'arco, passerella di pietra dentro il cielo, e da quel buco in cui arditamente e proditoriamente si altaleneggia, si transita in elicottero favoleggiando il mito dannunziano o, più prosaicamente, si affrontano ferrata e traversata.
Alla Versilia, quella del Fiume come ben dichiarano i versi, è stato dedicato un inno composto negli anni Trenta.
Dei Comunelli di Pruno e Volegno ed altroNec per regem, nec per legem tolli possunt
Raggiungere a piedi una chiesa per celebrare la Messa, camminando lungo un sentiero di montagna, non è certo evento frequente per qualsiasi prete dei nostri tempi...
La cronaca del pellegrinaggio è stesa dal Santini stesso. La biografia del famoso pellegrino fornisce le coordinate storiche e personali in cui si colloca l'evento.
L’Archeoclub Apuo Ligure dell’Appennino Tosco Emiliano, ALATE il suo acronimo, è una sede comprensoriale che fa ricerca sul territorio di confine tra le tre regioni incluse nella sua denominazione.
PerFormat Salute Versilia con l'adesione della sezione Versilia Storica dell'Istituto Storico Lucchese in pellegrinaggio dalla Pieve di San Giovanni e Santa Felicita a Pietrasanta - 17 giugno 2017
Conferenza di Anna Guidi del 5 agosto 2017 presso Villa Henraux Seravezza
Intervento di Anna Guidi al XIII Convegno di Sudi Storici “Relazioni e conflitti nei secoli tra la Garfagnana, gli Stati e i territori confinanti” Castelnuovo di Garfagnana, Rocca Ariostesca, 9 e 10 settembre 2017
Azzano di Seravezza, provincia di Lucca, nelle Apuane, si distende sulle pendici Cavallo, si staglia contro l'Altissimo, si contrappone alle cime del Carchio.
Il santuario dedicato all'eremita di Noblac vigila un crocevia di strade vitali ieri, oggi di sentieri per amanti della montagna, della bicicletta, delle incisioni rupestri, della solitudine.
CONFERENZA di Anna Guidi del 4 novembre 2017 presso la Pro Loco di Seravezza.
Per iniziativa dell'Arcivescovo di Pisa, in questo autunno 2017, la Versilia ha avuto il privilegio di accogliere la sacra immagine della Madonna di Sotto gli Organi, di vicaria in vicaria, di paese in paese.Il testo che segue è quello della Lectio che ho avuto l'onore di tenere il 14 novembre nella Pieve di Santa Maria Assunta di Stazzema.
Lettera aperta agli abitanti di Seravezza capoluogo.La richiesta rispetta il criterio dell’opportunità e della sostenibilità
Gli uomini della neve fanno parte dell'identità della Versilia montana.
La ricerca sul culto di Santa Maria Maddalena in Petrosciana mi ha fatto “incontrare” di nuovo più volte un personaggio significativo nella storia di Stazzema e della Toscana: l'ingegnere Agostino Silicani.
Settantatré anni sono un periodo sufficiente ad affrontare con sufficiente obiettività l'analisi di un periodo storico duro e doloroso: il periodo del fronte, parola in cui si riassumono, nell'ottica della gente che vi rimase intrappolata, le vicende che riguardano la linea gotica.
A detta di Vincenzo Santini nel 1535 fra gli abitanti di Farnocchia vi erano “otto fabbrichieri ossia ferraioli, un muratore e un bottaio, e per lo più nel 1750 vi si contavano due botteghe di fabbro ove, come a Pomezzana, si lavorava anche di bulino, una di legnaiuolo e per lo più quegli abitanti erano dati all'agricoltura ed alla pastorizia.”
I paesi della nostra montagna sono adesso immersi nel verde di selve abbandonate e di coltivi di cui bosco e sottobosco si sono inesorabilmente riappropriati.Gli sporadici seminativi attirano l'attenzione: l'occhio legge il campo arato come un tappeto steso nel prato ed ammirandolo approva la rara e buona volontà dell'agricoltore.Un tempo era il campo non violato dal vomere a stupire: toppa giallastra nell'ordinata teoria di pianelle degradanti sul pendio.
Due opere inedite di Vincenzo Santini grande storiografo della Versilia Centrale (Pietrasanta con le sue adiacenze, cioè Stazzema, Seravezza e Forte dei Marmi).
Il paesaggio muta nel tempo. Per estrarre il marmo si demoliscono profili e cime, scavate fino al punto da sembrare mastabe, quando il carbon fossile soppianta il carbone di legna, il bosco si infittisce e le pianelle diventano righe di un appannato pentagramma dove le note sono i rovi e la musica il silenzio. Destino del Colle, quest'ultimo, paese della memoria oggi, un tempo fatto di borghi e contrade, con tanto di chiesa, campanile e cimitero.
La statua raffigurante il sovrano asburgico Leopoldo II di Lorena, che si erge nella piazza principale della città di Pietrasanta, attira l'attenzione dei passanti a causa della sua invisibilità: noi cittadini non consideriamo la statua del “Canapone”, soprannome attribuito a Leopoldo II per le sue basette color canapa.
Pietrasanta, 24 maggio 2018 - Con una solenne processione del clero officiante all'interno del Duomo, nella tarda serata di giovedì 24 maggio 2018, hanno inizio le celebrazioni religiose per il centocinquantesimo dell'Incoronazione della Madonna del Sole.
La Madonna del Sole, oggetto di filiale devozione da parte del popolo di Pietrasanta e della Versilia, è stata eseguita negli anni compresi tra il 1366 ed il 1369, quando Pietrasanta ed il territorio pertinente erano sotto la giurisdizione della città di Pisa.
2019: l'Asilo Maffi di Querceta compie cento anni di vita, cento anni di gratitudine per l'istituzione cristiana che tanto peso ha avuto nella storia del paese.
Basati: una scia di case e di vie, in mezzo la chiesa, poco distante il cimitero, privilegio che lo distingue dagli altri paesi della montagna seravezzina.
“...e involve tutte cose l'obblio nella sua notte; e una forza operosa le affatica.”Il buio dell'oblio non è ancora sceso sull'alpe; l'impegno e la speranza vanno nella direzione opposta alla foscoliana certezza.
Della “Passione di Gesù” 1933, di una falsa attribuzione a Metastasio, dei rovi del Carchio, del caffè che introduce all’Inferno e di molto altro ancora
In prossimità della piazza-parcheggio di Pruno, a sinistra arrivando al paese, un grande bassorilievo in marmo bianco, incastonato nella parete rocciosa, ricorda padre Raffaele Mazzucchi “morto eroicamente a Nocchi di Camaiore il 24 luglio all’età di 25 anni vittima delle SS Tedesche la madre Amalia a perpetuo ricordo”.
L’analisi degli insediamenti urbani è utile a comprendere la storia passata e presente delle comunità che li abitano e frequentano. Pruno e Volegno sono tanto vicini da formare un unicum.
La storia della cultura materiale contribuisce in modo significativo alla conoscenza di epoche e fatti. La dominazione spagnola, la peste, la carestia sono gli argomenti che maggiormente vengono in mente quando si parla del romanzo di Manzoni, un romanzo storico che vede come protagonista gli umili, ed anche il Seicento.
Mentre invio queste pagine a Matteo per la pubblicazione i dati riferiscono che in Italia al 27 marzo i contagiati sono 86498 e i morti 9134, fra questi, a Querceta, il notaio Umberto Guidugli, un lutto enorme per tutta la Versilia. Stasera alle 18 Papa Francesco, in una piazza San Pietro deserta, ha pregato e concesso l’indulgenza plenaria. Gli articoli che seguono sono stati pubblicati TOSCANA OGGI, VITA NOVA, nelle settimane di marzo.
E’ primavera ed è tempo di rogazioni: mai come adesso, dove la tradizione continua, la sequenza liturgica che le accompagna risuonerebbe di estrema attualità: A peste, fame, et bello - libera nos, Domine… E’ dal coronavirus, la peste del momento, che vorremmo essere liberati e dalle sue conseguenze.
Il Padre Francesco Donati che richiamava alla necessità di abbellire la cappella della Madonna del Soccorso fu grande amico del Carducci.
Seravezza: la città dove si incontrano, al Puntone, due fiumi, il Serra che scende dalla valle dell'Altissimo, il Vezza che proviene dallo Stazzemese.
A Cerreta si sale partendo da Riomagno o da Strettoia o dal Fontanaccio di Ripa. I due ultimi percorsi si snodano in salita fra selve di ginestre, pini e castagni; di curva in curva più ampia si rivela la distesa del mare e più popolata la pianura solcata dal fiume.
Alla Pieve si giunge comodamente con la carrozzabile che sale da Seravezza e passa per Giustagnana o dalla ben più ripida strada che, muovendo sempre dal capoluogo, scorre lungo la valle del Serra dominata dal monte Altissimo.
Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
e-mail: versiliahistorica@gmail.com
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